Arte

Il dramma della guerra nel capolavoro di Picasso

“Avete fatto voi questo orrore, maestro?” chiese l’ufficiale nazista. “No, l’avete fatto voi”, rispose Picasso…
Riproduzione murale a grandezza naturale dell’opera originale. Autore, Pablo Picasso. Data, 1 maggio – 4 giugno 1937.
Tecnica, olio su tela. Dimensioni, 349,3×776,6 cm. Ubicazione, Museo Nacional Centro de Arte Reina Sofía, Madrid.

Il 26 aprile 1937, gli aerei tedeschi, in appoggio alle truppe del generale Franco contro il governo legittimo repubblicano di Spagna, rasero al suolo con un bombardamento la cittadina basca di Guernica. L’attacco fu opera della Legione Condor, corpo volontario composto da elementi dell’armata aerea tedesca Luftwaffe con il supporto della Aviazione Legionaria, unità volontaria e non ufficiale della Regia Aeronautica italiana, in una terrificante dimostrazione di forza contro la popolazione civile

Il bombardamento di Guernica divenne il simbolo della guerra e, in un certo senso, anticipò le stragi di civili della Seconda guerra mondiale.

Picasso compose il grande quadro in soli due mesi e lo espose in giugno nel Padiglione spagnolo dell’esposizione universale di Parigi. Il quadro rappresenta una sorta di manifesto che espone al mondo intero la crudeltà e la follia delle guerre.

I colori utilizzati sono il bianco e nero, perché secondo Picasso la guerra toglie ogni colore. Ma nell’opera, se si guarda bene, c’è una luce: una lampadina, che simboleggia la speranza.

L’ordine con cui deve essere letta l’opera d’arte è da destra a sinistra, poiché il lato destro era vicino all’entrata del luogo per cui è stata progettata. La presenza della madre con il neonato in braccio, di un cavallo, che somiglia a un asino, simbolo dell’irrompere della brutalità, e di un toro, simbolo del sacrificio nella corrida ricorda la composizione del presepe natalizio, che risulta però sconvolto dal bombardamento. La colomba a sinistra, richiamo alla pace, ha un moto di strazio prima di cadere a terra; il toro rappresenta la follia della guerra, mentre il cavallo simboleggia la Spagna.

La violenza, lo stupore, l’angoscia e la sofferenza sono deducibili esplicitamente osservando la composizione del quadro.

In un periodo storico dove la memoria è più che mai fondamentale, il Guernica di Pablo Picasso è un monito a ricordare quello che è stato, affinché non accada mai più.

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